Storie di sirene, perle e tendenze
Non so se sia stata la nostalgia del mare o la voglia di luce, ma negli ultimi mesi mi sono ritrovata a creare gioielli che sembrano usciti da un fondale: cavallucci, stelle marine, sirene..
Non l'ho fatto pensando alle tendenze, non lo faccio mai, come spesso mi capita ho seguito solo l'istinto.
Ho sorriso quando qualche settimana dopo quando ho letto articoli sulle nuove collezioni del 2025 e 2026 che parlavano di conchiglie, creature marine, perle barocche, riflessi d'acqua sulle varie testate di moda. I miei gioielli erano già nella corrente.
Le mie creature marine
In questa "nuova fase" ho iniziato a lavorare in un modo ancora più personale, modellando e scolpendo a mano i soggetti prima della placcatura in rame.
Le sirene, in particolare, sono pezzi unici: ho modellato i corpi completamente a mano e poi li ho placcati in rame.
A differenza del cavalluccio e del pesce — che hanno una forma più sottile e piatta, con inserti di Herkimer — la sirena è tridimensionale, pensata per essere osservata da ogni lato.
Non è un semplice ciondolo: è una piccola scultura da portare al collo, un simbolo di metamorfosi, fascino e libertà.
La stella Maris, il cavalluccio e il pesce, invece, raccontano un'altra parte del mare: quella più leggera e giocosa, dove le pietre dialogano con il metallo come fossero bolle di luce.
Sono pezzi che nascono dal gesto diretto, senza stampi, o forme prestabilite e ogni imperfezione diventa un segno inequivocabile dell'unicità del pezzo.
Le perle, in tutto questo, fanno da ponte: richiamano la classicità ma con forme irregolari, barocche, più vive.
Mi piace usarle così, come elementi imperfetti, che illuminano, che ricordano che la bellezza è sempre una forma di equilibrio tra luce e materia.
È curioso come le tendenze arrivino spesso dopo l'istinto.
Io le accolgo senza inseguo.
E se oggi la moda parla di mare, forse è perché tutti, in fondo, abbiamo bisogno di qualcosa che ci riporti a quella dimensione: fluida, mutevole, vera.





